E siamo giunti all'ultimo atto. Per chiudere l'anello non resta (si fa per dire 😅) che scavalcare il colle del Gran San Bernardo e riscendere ad Aosta.
Oggi la tappa consiste in un'unica lunga salita di 27 km e 1600 m di dislivello fino al passo, seguita da un'unica lunga discesa fino ad Aosta.
I primi 20 km sono senza alcun dubbio i più brutti di tutto il tour. Non certo per il paesaggio, molto ameno e con la bianca cima del Mont Velan a fare da sfondo; ma per la strada, una statale molto trafficata e senza spazio in banchina (la linea bianca corre proprio lungo il limite dell'asfalto). Il peggio lo si raggiunge dopo Bourg St. Pierre, dove inizia un semitunnel antivalanghe di 6 km. 😱 Il tunnel è aperto sul lato a valle, quindi ben illuminato, ma è comunque assai poco piacevole da percorrere, col frastuono delle auto che rimbomba.
In Francia ho notato che le strade hanno, quando la larghezza lo consente, uno spazio laterale dedicato ai ciclisti; e quando questo non è possibile c'è comunque un pittogramma, ripetuto ogni poche decine di metri, che rammenta la possibile presenza di bici sulla strada.
In Svizzera non c'è niente di tutto ciò (almeno in questo cantone... non so se in altri le cose vadano diversamente). L'impressione è che in Francia i ciclisti siano considerati, mentre qui, come da noi, siano tollerati.
Anche l'atteggiamento degli automobilisti è diverso: in Francia ti superano sempre a debita distanza; qui se possono allargare, allargano, in caso contrario non si fanno problemi a farti il pelo.
Un'altra curiosità sugli svizzeri francofoni (che non c'entra nulla con la bici): dicono nonante invece di quatre-vingt-dix e al merci rispondono avec plaisir.
Ma torniamo alla tappa: finalmente arrivo al punto in cui la statale si infila nel tunnel di base, mentre io prendo la strada vecchia che sale al passo. Qui la musica cambia completamente: finalmente pedalo nel silenzio e nella tranquillità, in un grandioso ambiente di alta montagna.
Il problema è che ora la salita si fa seria! 😅 Questi ultimi km hanno una pendenza media intorno al 9%. Peraltro io sento di fare più fatica dei giorni passati: evidentemente la stanchezza muscolare accumuata comincia a farsi sentire.
Poco dopo le 11 giungo finalmente in vista dell'Ospizio del Gran San Bernardo. Salgo l'ultima rampa e arrivo ad affacciarmi sul piccolo lago che si trova presso il colle.
Qui mi trattengo quasi un'ora, per rifocillarmi e per godere del delizioso freschetto. Faccio qualche ultima foto alle cime del Velan e del Grand Combin, poi mi lancio nell'ultima lunghissima discesa. 😎 Dal colle ad Aosta sono quasi 2000 m di dislivello.
Ovviamente, anche su questo versante, la parte più bella è quella in alto, la vecchia strada che scende dal colle. Passato il paese di St. Rhemy, ci si ricongiunge con la statale che sbuca dal tunnel. Ma in discesa il traffico dà meno fastidio, perché macchine e bici vanno praticamente alla stessa velocità. 😄
Arrivo ad Aosta verso le 13.30. Il bel fresco dei 2500 m è ormai un ricordo, 😥 quaggiù l'aria è rovente. 🥵
Mi fermo in centro solo il tempo necessario per mangiare un bel gelato, 🍨 poi vado alla stazione e salgo sul treno che mi riporterà a Torino, vera conclusione del viaggio.
Che dire? Il percorso è molto bello, specie la parte francese. La parte svizzera mi è piaciuta un po' meno (ad eccezione della digressione a Mauvoisin). C'è anche da dire che, lasciatasi alle spalle la valle di Chamonix e doppiato il Col des Montets, il Monte Bianco non si vede più per tutto il resto del giro. In compenso si può ammirare il Grand Combin, che è sempre una montagna di tutto rispetto. 😉
Per finire, diamo un po' di numeri, a beneficio di chi fosse interessato a ripetere il tour.
In 7 giorni ho percorso complessivamente 530 km con circa 12.000 m di dislivello.
Di queste 7 tappe, solo 5 fanno parte del tour del Monte Bianco vero e proprio: infatti, la prima era l'avvicinamento da Torino ad Aosta, mentre la sesta era l'excursus al lago di Mauvoisin. Sottraendo queste due tappe, il giro si riduce a 330 km con 8.800 m di dislivello.
Inoltre, io ho incluso nel giro due passi optional, che si possono anche evitare: il Colle S. Carlo e il Col de Champex; senza di loro il dislivello si riduce di altri 1.100 m abbondanti.
And that's all, folks!