Oggi, da programma, era prevista la tappa del rientro in Italia attraverso il Gran San Bernardo. Però ho ancora da sfruttare il giorno di riserva che mi ero tenuto in caso di brutto tempo.
Tra le alternative che avevo valutato su come utilizzarlo, c'era quella di trattenersi un giorno di più in Svizzera per andare al Lac de Mauvoisin. Si tratta di un lago artificiale incastonato tra alte montagne, sul versante est del Grand Combin. Ci ero passato nel 2019, durante un trekking intorno a questo massiccio, e lo ricordavo come un luogo di straordinaria bellezza.
Quindi ho deciso di posticipare a domani il Gran San Bernardo e di aggiungere questa variante al tour.
Gli orari di sveglia, colazione e partenza manco ve li dico, perché sono sempre quelli. 😁
Da Orsières scendo per 6 km lungo la statale e poi giro a destra per Verbier. Ancora qualche km di strada trafficata, poi finalmente prendo il bivio a destra per Mauvoisin e il traffico cala drasticamente. Si tratta infatti di una strada che finisce proprio alla diga di Mauvoisin, quindi è percorsa solo da chi vi si reca per motivi turistici o escursionistici; ed essendo oggi un giorno feriale, non c'è quasi nessuno.
Il percorso è molto bello, la strada sale sinuosa in mezzo a boschi e prati, elevandosi rapidamente (e ripidamente 😅) verso il lago, che si trova a quasi 2000 m.
Purtroppo anche oggi il clima è molto umido; la pioggia di ieri sera non è riuscita a pulire l'aria.
Alle 11 raggiungo finalmente la diga. Il panorama è davvero grandioso: il lago, lungo e stretto, si insinua nella profonda valle dominata da grandi pareti di roccia, ripidi pendii erbosi e numerose cascate. In alto sulla destra si vede qualche spicchio dei ghiacciai del Grand Combin.
Sulla riva sinistra è presente una strada sterrata scavata nella roccia, anche con alcune gallerie. Tre anni fa la percorsi a piedi e la ricordo molto suggestiva e panoramica. Stavolta ovviamente mi ci avventuro in bici. Il primo tratto è quasi pianeggiante e con fondo abbastanza liscio, quindi riesco a procedere senza difficoltà (ma fermandomi ogni pochi metri per fare foto... ogni passo è un'inquadratura! 😍). Dopo un po' invece la pendenza aumenta e il fondo si fa più sconnesso: per andare avanti ci vorrebbe una MTB. Quindi faccio ritorno alla diga.
Il posto è così bello che non avrei voglia di andarmene. Tra l'altro si è alzato un bel venticello da nord che sta finalmente ripulendo un po' l'aria. Però in bici più avanti di così non posso andare. Dovrei lasciarla e procedere un po' a piedi, ma non ho le scarpe adatte. Quindi scatto qualche altra foto e prendo la via della discesa.
Qualche km più a valle incontro il minuscolo villaggio di Bonatchiesse, che avevo già attraversato stamattina e in cui avevo adocchiato un bel localino con i tavoli all'aperto. 🤓
Mi siedo beatamente all'ombra a mangiare un buon piatto di pasta. Quindi rimonto in sella per l'ultima parte della discesa e la breve risalita che mi riporta a Orsières.
Dopo una bella doccia e un po' di stravacc... ehm, di relax 😜, esco a fare due passi per Orsières, che ieri non avevo potuto vedere per via della pioggia. Si intuisce che in passato dev'essere stato un centro di una qualche importanza; ha una grande chiesa in forme gotiche (in realtà ricostruita alla fine dell'800).
Direi che la giornata bonus è stata sfruttata proficuamente. 😉