Oggi mi aspetta una tappa non molto lunga (poco più di 60 km), ma abbastanza impegnativa sotto il profilo altimetrico.
Parto, come sempre, verso le 8.15, dopo una ricca colazione. In breve mi lascio alle spalle Chamonix e inizio la salita verso il primo colle della giornata, il Col des Montets.
La prospettiva di una giornata più fresca si rivela subito una pia illusione: 😕 ci sono effettivamente più nuvole dei giorni scorsi, ma l'umidità è altissima. In altre parole, è un tantino meno caldo ma molto più afoso. 🥵 A fine giornata mi accorgerò di aver inzuppato gli indumenti di sudore come mai nei giorni passati.
Passo per il piccolo borgo di Argentière, dominato dall'omonimo ghiacciaio di cui, ormai, si intravede appena il fronte.
La salita al Col des Montets è abbastanza breve e leggera; in poco tempo lo supero e mi lancio nella discesa verso Chatelard, dove si trova il confine con la Svizzera. Attraversatolo senza controlli, inizio la seconda salita, verso il Col de la Forclaz. Il dislivello da superare è grosso modo pari al precedente (circa 400 m), ma con una pendenza un po' più dura. Niente di terribile comunque, siamo intorno al 6%.
I ghiacciai del Bianco si allontanano alle mie spalle, in compenso iniziano a spuntare di fronte a me quelli del Grand Combin.
Al Col de la Forclaz faccio una sosta, gustando una buona crostata ai lamponi; poi inizio la discesa verso Martigny. Ciclisticamente non è molto interessante, perché quasi tutta dritta. In compenso, dopo alcuni km volto a destra per una stradina ripida e tutta curve che mette alla prova le mie capacità di discesista. Lo scopo di questa deviazione è evitare di scendere fino a Martigny per poi dover risalire; inoltre in questo modo si evita un bel pezzo della statale, molto trafficata, che sale appunto da Martigny.
E adesso inizia l'ultima salita della giornata, che però vale più delle altre due messe assieme. 😅 Nel paesino di Valettes prendo il bivio a destra per Champex-Lac. Sono circa 950 m di salita in 12 km. In pratica una parente stretta della salita al Colle S. Carlo di qualche giorno fa... La pendenza media è un po' più bassa (circa 8,5%), ma ci sono diversi strappi al 15%.
Detto ciò, la strada è bellissima, stretta e tortuosa sale tra prati verdi e minuscoli centri abitati.
Verso i 3/4 della salita scorgo sulla destra un rifugio con una bella terrazza piena di ombrelloni rossi. Intuisco, dalla posizione, che non si trova sulla mia strada, però penso: "Se ha una terrazza così grande, dev'essere raggiungibile tramite una carrozzabile. I posti dove si arriva solo a piedi non sono così popolari!" 😆 Infatti, dopo un km circa trovo un bivio che indica Alpage Plan de l'au. È una strada forestale (asfaltata), bella e ombrosa che in pochi minuti mi porta al panoramico rifugio. Qui mi siedo a mangiare una buona omelette al formaggio, quindi riparto per l'ultimo scampolo di salita.
Il valico di Champex-Lac, come suggerisce il nome, si trova in prossimità di un piccolo lago, sulle cui rive è sorta una località turistica. Ne faccio il periplo in sella alla bici. Le rive sono piene di gente che prende il sole e fa il bagno. Devo dire che l'idea di tuffarmi mi attira, ma non sono attrezzato, non ho né costume né asciugamano. Però i piedi a mollo ce li metto. 😊 L'acqua è a una temperatura molto piacevole, nonstante i 1500 m di quota.
Il lago offrirebbe un bel panorama sul massiccio del Grand Combin, che però è a malapena visibile per l'aria densa di umidità. 😰
Nelle intenzioni originali, la tappa sarebbe dovuta finire qui. Invece, mentre pedalavo, ho avuto un'idea per un piccolo cambio di programma - di cui vi parlerò domani - che mi richiede di proseguire in discesa fino al paese di fondovalle, Orsières.
Si tratta di un paese di passaggio, non turistico, che quindi non offre gran che come ricettività: da quello che vedo (sia su Google Maps, sia attraversando il paese) non c'è che l'hotel vicino alla stazione. Vado subito a chiedere e trovo una stanza. Certo il prezzo non è bassissimo: 95 CHF (96 €) per il B&B. Ma del resto siamo in Svizzera, non mi aspettavo di spendere meno.
Verso le 18.30 sono pronto per uscire a fare due passi e cercare un posto per mangiare ma, sorpresa... Piove!! ⛈😀 Un bell'acquazzone coi fiocchi. Speriamo che porti via un po' di umidità e domani sia meno afoso.
Intanto, per la cena, ripiego sul ristorante adiacente all'hotel. Ordino un'insalata come antipasto e tagliatelle al ragù. Anche queste non proprio a buon mercato: 19 CHF. Penso: "Speriamo almeno non sia una porzione da nouvelle cuisine!" 😆 Per fortuna arriva una bella "cofana" che mi dà soddisfazione delle fatiche della giornata. 😉