Oggi, come da previsioni, il tempo è instabile. Alle 7 il cielo è una spalmata di nuvole, con qualche raggio di sole che filtra ogni tanto.
Il meteo vaticina che le prime piogge dovrebbero arrivare verso le 11; partendo entro le 8, dovrei riuscire a fare almeno la prima metà della tappa all'asciutto. Alle 10 conto infatti di essere a Mondovì, che si trova a metà strada. Lì valuterò la situazione e deciderò se fermarmi ad aspettare che passi la buriana o se proseguire direttamente verso Cuneo, la mia meta odierna.
Lasciata Ceva, prendo una strada secondaria che conduce a Mombasiglio, serpeggiando tra le colline. Il paesaggio, nonostante il grigiore del cielo, è molto ameno e rilassante . Tra l'altro mi sembra di respirare aria "di casa", perché il territorio mi ricorda molto quello delle colline trevigiane. L'unica cosa che manca sono i vigneti. Per vederli dovrei andare più a nord, nelle Langhe, ma mi porterebbe troppo fuori strada.
Attraversando il paese di Mombasiglio, ho la stessa impressione provata ieri a Bagnasco: cartelli vendesi ovunque e la pressoché totale assenza di esercizi commerciali. Temo che in questa zona lo spopolamento dei centri minori sia allo stadio finale 🙁.
Verso le 9.30 arrivo nel grazioso paese di S. Michele Mondovì .
Il nome di questa località viene fatto risalire a un'antica leggenda: sembra che S. Michele, passando da queste parti travestito da viandante, si sia smarrito e sia finito nei pressi di una cascina isolata, dalla quale non era più possibile proseguire. Un contadino del luogo - ma di origini etrusco-laziali - vedendolo in difficoltà lo irrise con le parole: "E mo' 'ndov' i' ?".
S. Michele, dopo averlo simpaticamente trapassato con la spada, ritrovò la strada e benedì queste terre, che ebbero in questo episodio il loro eponimo (Alberto Angela scansate 🤪🤪🤪).
Poco prima delle 10 inizia a cadere qualche goccia di pioggia, ma per il momento non sembra voler fare sul serio.
Arrivato a Mondovì, consulto 3Bmeteo: il radar delle precipitazioni in atto mostra che gli acquazzoni forti stanno passando più a sud, sulla Liguria; qui non dovrebbe fare altro che goccette per il resto della mattinata.
Quindi, dopo una sosta bar nella bella piazza della città alta , riparto in direzione Cuneo. Dopo circa un quarto d'ora l'acquerugiola cessa del tutto e faccio i restanti 25 km all'asciutto.
Arrivando a Cuneo, mi rendo conto di averne sempre avuto un'idea sbagliata: la credevo una città in perfetta pianura, invece si trova su una collina, formante appunto un "cuneo" alla confluenza tra i fiumi Stura e Gesso; per raggiungere il centro bisogna fare una bella salitella.
Il centro sembra una Torino in miniatura: la piazza centrale (piazza Galimberti) ricorda un po' piazza S. Carlo, e tutta la via principale è fiancheggiata da portici .
Sono le 12. Decido di cercare subito un albergo e lo trovo, a prezzo modico, proprio a due passi dalla piazza. Mi faccio subito una bella doccia per togliermi l'umido di dosso, e poi esco a fare una passeggiata per il centro della città.
L'aspetto è vivace: vedo in giro molti giovani, i portici sono pieni di bar per aperitivi e spuntini... e naturalmente di pasticcerie che vendono i proverbiali cuneesi 😋😋. Ci sono ovviamente quelli tradizionali al rhum, ma anche tante varianti (al limoncello, al grand marnier, al barolo...).
Il resto della giornata proseguirà in relax. Domani prenderò la strada dei monti, verso la Val Maira, e lì si comincerà a fare sul serio... 🚵 Stay tuned!