Nelle intenzioni originali, oggi avrebbe dovuto essere una giornata di riposo, per riprendermi dal "mazzo" di ieri. 😅 Ma, mentre oggi il tempo è previsto ancora bellissimo, ☀️ domani è più incerto... e, potendo scegliere, lo Stelvio è meglio farlo con il sole!

Alle 8.20 lascio Bormio in sella alla bici. Purtroppo non c'è modo di fare riscaldamento: la strada inizia subito a salire. Metto il rapporto più leggero per non affaticare troppo i muscoli, che comunque rispondono bene; non sembrano risentire eccessivamente del superlavoro a cui li ho costretti ieri. 😅

Rispetto al versante altoatesino, da cui sono salito 3 anni fa, questo è più irregolare: alterna tratti duri, all'8-9%, ad altri più dolci, e presenta anche un lungo tratto in falsopiano intorno ai 2200 m, tra la prima serie di tornanti e l'impennata finale.

Sulla strada c'è molto movimento: poche auto, tutto sommato, ma centinaia di moto e altrettante bici. I motociclisti sono in gran parte prudenti, anche se non mancano i soliti esaltati che credono di essere su un circuito di moto GP. 😡

I ciclisti salgono per lo più in bici da corsa. Poche le e-bike e ancor meno i pazzi come me con bagagli al seguito. 🤣

L'ultima parte della salita si svolge in una bella valle glaciale (non quanto quella percorsa ieri per il Gavia). A 2500 m si incontra il bivio per l'Umbrail Pass (o Giogo di S. Maria), che permette di scendere in Svizzera, e a quel punto mancano solo gli ultimi 250 m per raggiungere finalmente lo Stelvio. Arrivo in cima alle 11.50, esattamente a 3.30 ore dalla partenza.

Al passo - strapieno di gente - mi fermo a mangiare qualcosa e a fare un po' di foto. Molto bello il colpo d'occhio sulle cime e i ghiacciai dell'Ortles,  quest'anno un po' più bianchi del solito grazie alle nevicate tardive.

Infine mi lancio nella meravigliosa discesa verso Prato allo Stelvio. Constato con piacere che su questo versante c'è decisamente meno traffico. Non so se dipenda dall'orario (sono le 13, magari stanno già tutti con le zampe sotto il tavolo 🍝🍔🍺), fatto sta che mi godo quasi tutta la discesa con la strada libera. 🤩

Arrivato in fondo, a Prato allo Stelvio, devo decidere cosa fare. Oggi sono troppo stanco per fare tutta la Val Venosta fino a Merano. Tra l'altro c'è un deciso vento contrario che rende faticoso procedere anche in leggera discesa. Quindi decido di fermarmi a cercare alloggio nel primo paese che incontro; mentre domani me ne scenderò con calma a Merano, sfruttando il giorno di riposo che avevo programmato per oggi.

Concludo la tappa a Lasa, un grazioso paesino  dove mi sistemo in un alberghetto dal nome molto tirolese: Gasthof Sonne. ☀️

Tirolese è anche la cena: 😄 Wienerschnitzel con patatine e strudel con gelato alla vaniglia. 😋 Come dico sempre, non di sola strada vive il ciclista...