09 luglio
Tappa #11: il Grossglockner (Edelweißspitze + Franz-Josephs-Höhe)

70 km   2852 m

Faccio subito spoiler: Giove Pluvio è stato non benevolo... di più! 😀 È stata una giornata fantastica, praticamente senza una nuvola. Solo un po' di umidità in eccesso dovuta all'anticiclone africano... ma non si può avere tutto! 😁

Ma andiamo con ordine. Alle 7.30 scendo a fare colazione. Trovandomi in Austria, la colazione è prevalentemente salata, ma comunque molto buona e presentata con molta cura. Alle 8 in punto monto in bici e inizio la lunga salita.

Quando ho iniziato a preparare questo viaggio, ho scoperto che il Grossglockner ha 2 "vette" ciclistiche. La più nota è il Kaiser-Franz-Josephs-Höhe (2369 m), magnifico punto panoramico sul ghiacciaio e le vette principali del massiccio. Ma c'è anche l'Edelweißspitze (2571 m), sul versante nord che guarda verso il Salisburghese. Ovviamente io ho deciso che le avrei scalate entrambe, tempo permettendo. 😁

Appena attacco le prime rampe, capisco subito che aria tira: la pendenza è fin dall'inizio al 10/12%, e tale rimarrà per tutta la salita, tranne qualche breve tratto.

Per fortuna, la fatica è ripagata dai paesaggi magnifici che si schiudono man mano come uno scrigno davanti ai miei occhi.

Inizialmente c'è pochissimo traffico. Mi dico che forse dipende dal fatto che questa è una strada a pagamento, e che il pedaggio è anche piuttosto caro (ovviamente le biciclette non pagano 😁). Invece dipende solo dal fatto che è ancora presto: dopo le 10 il traffico di auto e moto inizia ad aumentare sensibilmente. Per fortuna, come ho già notato ieri, automobilisti e motociclisti sono disciplinati e rispettosi dei ciclisti che arrancano in salita.

Vedo prevalentemente targhe austriache, tedesche, ceche e ungheresi. Italiane pochissime.

Poco prima delle 11 raggiungo il passo a 2500 m che separa la Carinzia dal Salisburghese. Da qui si deve riscendere per circa 250 m, che poi bisogna riguadagnare per arrivare all'Edelweißspitze. Peraltro la cima è già visibile, e le rampe da salire per raggiungerla fanno una certa impressione. 😅 In più, come già mi aveva avvertito ieri Cornelia, gli ultimi 1500 m sono in pavé, oltre che ripidi. Una combinazione infernale! 🤣

Comunque, alle 11.40 arrivo finalmente in vetta. Il panorama è molto bello. Scatto alcune foto e poi faccio una sosta nel rifugio attiguo alla vetta (che naturalmente non può che chiamarsi Edelweißhütte 😄), dove gusto un ottimo strudel con salsa alla vaniglia. 😋

Quindi rimonto in bici e percorro la strada a ritroso. Risalgo al passo e inizio la discesa verso Heiligenblut. A quota 1850 m prendo il bivio per la seconda "vetta" di giornata, il Franz-Josephs-Höhe.

Sono altri 500 m di dislivello, duri soprattutto nella parte finale, che però permettono di raggiungere un punto panoramico eccezionale sul ghiacciaio e le vette più alte del Grossglockner. Per la verità, il luogo è un po' deturpato dal turismo di massa;  hanno costruito troppo e con canoni estetici discutibili. Ma la grandiosa bellezza dell'ambiente glaciale cattura tutta l'attenzione.

Anche qui un po' di foto, altra piccola sosta mangereccia, e infine di nuovo in sella per l'ultima parte della discesa che mi riporta a Heiligenblut.

Che dire? Anche quest'anno mi sta andando benissimo col tempo... e non era affatto scontato, in questa strana estate. Manca ancora qualche giorno alla conclusione del viaggio, ma ormai posso dire di aver raggiunto tutte le mete principali che avevo pianificato (lo Spluga, il giro Mortirolo-Gavia, lo Stelvio e il Grossglockner), e tutte col bel tempo! 😀